PAGINA ECOLOGIA - ARIA




Chi inquina di piu'?

AUTO
emettono il 79% del monossido di carbonio e il 72% degli idrocarburi aromatici

INDUSTRIE
le piu' nocive sono quelle siderurgiche, le raffinerie e le fonderie con impianti meno moderni

RISCALDAMENTO
gli impianti piu' inquinanti sono a nafta. Quelli a metano emettono meno sostanze tossiche.
Bologna ha varato un piano che permettera' entro il 2005 di ridurre di circa un terzo l'inquinamento dell'aria.

´ riduzione del traffico mediante introduzione di 45 filobus, 130 autobus a emissioni ridotte e navette elettriche per le consegne a domicilio

´ riduzione emissioni degli impianti di riscaldamento con realizzazione di moderni sistemi di produzione contemporaneamente di elettricita' e calore.

´ assorbimento di polveri e anidride carbonica con la piantumazione di 50 mila alberi e un milione di cespugli.

| COMBUSTILI FOSSILI | PIOGGE ACIDE | FASCIA DI OZONO | EFFETTO SERRA |
| SMOG FOTOCHIMICO | RADIOATTIVITA' |


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L'impatto delle attività umane sta modificando le caratteristiche dell'atmosfera; l'inquinamento dell'aria è dovuto sia a fattori naturali (catastrofi) che umani (industrie, riscaldamento ecc.).
La fonte maggiore di inquinamento dell'aria è dovuta all'uso di combustibili naturali e fossili.
Per inquinamento dell'aria si intende la presenza di contaminanti (quantità, caratteristiche, periodo di tempo) che arrechino disturbo o siano nocivi all'ambiente e agli esseri animali e vegetali che lo compongono.



CARATTERISTICHE DELL'ARIA
L'aria è composta da una miscela di gas; due ne sono presenti in maniera rilevante:
a) AZOTO 4/5; b) OSSIGENO 1/5, l'ossigeno è la componente dell'aria che sostiene la vita ed è un gas attivo; l'azoto è relativamente inerte e si combina con altre sostanze a temperature superiori. In percentuali molto minori troviamo: vapore acqueo, anidride carbonica, gas nobili inerti.
Dalla composizione media dell'aria si possono rilevare le presenze di una o più sostanze inquinanti: metano, monossido di carbonio, anidride solforosa ecc.

Suddivisione dell'atmosfera in base alla variazione di temperatura con la quota:
ANTROPOSFERA - Suolo terrestre
STRATOSFERA - Presenza di ozono (ossigeno triatomico)
MESOSFERA - Ionosfera (riflette i segnali radio)
TERMOSFERA - Ionosfera
ESOSFERA

ACQUA
E' presente sotto le tre forme fisiche la sua concentrazione varia da 0 a 6% questa concentrazione definisce l'umidità assoluta (gr/mc) mentre si definisce umidità relativa il rapporto tra l'umidità assoluta e la massima.

OSSIGENO
Presente in numerose forme chimiche è prodotto dall'attività biologica delle piante (fotosintesi).

AZOTO
si combina biochimicamente con ossigeno, idrogeno, carbonio.

ANIDRIDE CARBONICA
Proviene dall'attività biologica (respirazioni, fermentazioni) e da combustioni di sostanze organiche e di combustibili fossili; è responsabile dell'effetto serra causa dell'introduzione di forti percentuali dovute all'attività dell'uomo.


















CLIMA
Il clima assume importanza nella valutazione degli effetti dell'inquinamento.
Gli elementi climatici (temperatura, umidità, venti, piogge) sono le entità in cui il clima si manifesta. I fattori climatici (altitudine, latitudine, sole, vegetazione) sono gli elementi terrestri che modificano il clima -effetto e intensità-
Il trasporto, la dispersione o l'accumularsi degli inquinanti e le loro reazioni chimiche con i costituenti dell'atmosfera dipendono dagli "elementi climatici"

INQUINAMENTO DELL'ARIA
L'inquinamento atmosferico è un fattore di rischio per le malattie dell'apparato respiratorio (infiammazioni, cancro dei polmoni ecc.). Il clima, come detto, può agevolare o danneggiare la dispersione di sostanze inquinanti ad esempio la temperatura per quanto riguarda la dispersione verticale ha una funzione primaria. Altri elementi sono il vento e l'umidità.

INQUINANTI
EMISSIONE e IMMISSIONE di inquinanti secondo la legislatura italiana:
a) EMISSIONE: è la sostanza introdotta nell'atmosfera ed è misurata in base alla portata volumetrica, la temperatura e la velocità.
b) IMMISSIONE: è la concentrazione della sostanza al suolo ed è misurata in base alla quantità presente in unità di volume.
Le emissioni si dividono in "episodi acuti" concentrati nello soazio e nel tempo ed "episodi cronici" le concentrazioni inferiori che perdurano nel tempo.

CLASSIFICAZIONE DEGLI INQUINANTI
Gli inquinanti si dividono in tre gruppi: AEREOSOL; GAS; ODORI.
Per aereosol si intendono le particelle di piccola massa facilmente trasportabili dal vento e si dividono a seconda delle dimensioni in: fumi; esalazioni; polveri; nebbie; ceneri volanti.
La presenza di gas inquinanti si rileva in base alla percettibilità del loro odore; i gas si classificano tenendo conto dell'elemento maggiormente dannoso per la salute dell'uomo: zolfo; azoto; alogeni; carbonio.

DISINQUINAMENTO
Il concetto che si è andato instaurando è quello che "prevenire è sempre meglio che disinquinare", per far questo occorre conoscere dettagliatamente il fenomeno e riuscire a quantificarlo con idonei sistemi di misura.
L'unità di misura del parametro (inquinante) più usata è la concentrazione ossia il quantitativo presente nell'unità di volume (mg/mc).
I problemi nella misurazione sono dati da una campionatura assai più piccola delle quantità da trattare e dalla variabilità della composizione nel tempo e da luogo a luogo.
Ne risulta difficile quindi calcolare gli effetti sull'uomo e i livelli di rischio.
Il PSI è un codice standard degli inquinanti che mette in relazione la concentrazione delle sostanze con gli effetti sulla salute. Questi standard però tengono conto della singola sostanza e non degli effetti sinergici che si possono avere in combinazione con altre sostanze.
Con gli standard di qualità la legislazione prevede anche l'instaurazione di determinati limiti di soglia (valori limite TLV).

RISCHIO INDUSTRIALE E MAPPE DI RISCHIO
Le industrie sono quelle che presentano i maggiori rischi di inquinamento; in Italia sono stati individuati più di 364 fra depositi e stabilimenti ad altissimo rischio senza contare gli insediamenti produttivi che producono energia.
L'obbiettivo è la realizzazione di una mappa del rischio epidemiologico da inquinamento atmosferico risultante dalla sintesi tra le mappe da rischio metereologico e la mappa di emissioni inquinanti effettive, confrontata con la mappa delle misure reali dei parametri da inquinamento atmosferico (monitoraggio).
TECNOLOGIE DI ABBATTIMENTO
1) Una soluzione è quella di eliminare, ove possibile, anche economicamente, dal ciclo produttivo quella sostanza che presenta maggiori inquinanti.
2) Altra soluzione è l'intercettazione delle sostanze, prima della loro dispersione in aria, attraverso tubi di scarico; in questo sistema complici sono gli effetti climatici.
3) Ulteriore soluzione consiste nell'isolamento dello scarico di emissione e dal trattamento depurativo che può prevedere anche una fase di riciclaggio.
I camini hanno il compito di disperdere gli inquinanti in punti il più elevato possibile in modo da consentire una dispersione e quindi una concentrazione a valori accettabili.
Ai fini di una buona concentrazione DH è l'elemento più importante, esso però dipende da un numero di variabili oltre a quelle relative agli elementi climatici vi è: a) la velocità di uscita; b) la temperatura del gas; c) il diametro del camino.
figura Nei sistemi di abbattimento alla fonte delle emissioni grande importanza assume la dimensione e il peso specifico delle particelle in quanto questi sistemi di depurazione sfruttano la forza di gravità; lo scopo infatti è quello di appesantire le particelle in modo che l'effetto trascinante dovuto ai fumi di scarico risulti vano e le particelle o i vapori non siano introdotti nell'atmosfera.
Questi sistemi di depurazione sono dei "depolveratori" (a gravità, sonori, centrifughi, a tessuto) e dei "separatori" (elettrostatici, ad umido).
HP = DH + HE
DH = h fumi dispersi in aria
HE = h camino
I = immissione
E = emissione
V = velocità del vento


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