PAGINA ECOLOGIA - ACQUA


L'acqua è una "risorsa" per la sopravvivenza della specie, sulla Terra è distribuita in due stadi: Oceani (97,3%) e continenti (2,7%) e in atmosfera è presente sotto forma gassosa o condensata.

Le acque sono regolamentate dalla L. 152/99 che raccoglie sia la vecchia normativa sugli scarichi (legge Merli) che quelle sulle acque di falda e le norme di tutela dell'ittiofauna in un unico impianto legislativo, la 152/99, appunto, che è poi una legge-quadro che rimette, per le modalità applicative, alle autonomie regionali.


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FONTI DI APPROVIGIONAMENTO IDRICO
Ciclo Idrologico: delle precipitazioni parte è assorbita e restituita dalle piante, parte raggiunge il mare, il resto (50%) fa ritorno nell'atmosfera per evapotraspirazione; solo l'1% delle precipitazioni è trattenuto per la costruzione della materia vivente.

Le acque naturali si dividono in tre grandi categorie:

ACQUE ATMOSFERICHE: piogge, neve, nebbia;
ACQUE TELLURICHE: di superficie e sotterranee;
ACQUE BARISFERICHE: di origine endogena, permangono in condizioni latenti;

Le acque naturali hanno una spontanea tendenza all'autodepurazione ma ulteriori cause di contaminazione alterano la sua purezza chimico-fisica-batteriologica.
Si rende necessaria quindi una valutazione qualitativa dei contenuti organici, inorganici e microbici per garantire la potabilità dell'acqua.
Le analisi che generalmente si fanno riguardano le condizioni del terreno, lo stato chimico e biologico.

CARATTERISTICHE DELL'ACQUA POTABILE
L'acqua potabile deve essere esente da presenze di sostanze microbiche, bisogna quindi procedere allo studio idrogeologico del bacino in quanto, per la sicurezza, la falda deve essere lontana da fonti di inquinamento, successivamente le analisi di laboratorio daranno il giudizio di potabilità.
In generale comunque le caratteristiche che condizionano l'uso sono: odore, colore, torbidità, temperatura, sapore (caratteristiche fisiche).

CARATTERISTICHE CHIMICHE
La composizione minerale dell'acqua deve sottostare a dei limiti standard di accettabilità, inoltre la presenza di sostanze inquinanti, indice di contaminazione chimica e organica, devono essere assenti.
Calcio e Magnesio definiscono la "durezza" dell'acqua.
Sostanze chimiche tollerabili in percentuale:

- FOSFORO = 5 mg/l La presenza contemporanea di più sostanze rende l'acqua sospetta, necessita di analisi batteriologica e organolettica (tipo di batteri contenuti).
- FERRO = 0,2mg/l
- MANGANESE = 0,05 mg/l
- FLUORO = 1,7 mg/l

















Le sostanze organiche si rilevano anche dalla presenza di ammoniaca, nitriti, nitrati derivanti dalla scissione e ossidazione della materia organica.

PARAMETRI MICROBIOLOGICI
E' indispensabile per la salubrità dell'uomo un costante controllo batteriologico utilizzando SAGGI ROUTINARI come ad esempio la ricerca dei coliformi, indicatori per eccellenza della contaminazione fecale (rischi di affezione).
La presenza di batteri diversi indica tipi di contaminazione diversa ad esempio:
- Streptococco fecale: indica una contaminazione in atto;
- Colibacillo: indica una contaminazione recente;
- Pufrigus: indica una contaminazione di vecchia data;
L'esame batteriologico deve essere letto contestualmente a quello chimico che può individuare ammoniaca, nitriti e nitrati.

DEPURAZIONE DELLE ACQUE
Le cause dell'inquinamento possono derivare da fattori naturali, domestici, agricoli, industriali.
Il meccanismo di inquinamento delle acque dipende dal fattore inquinante ad esempio le materie organiche aggredite da microrganismi vengono mineralizzate mediante due processi: a) CATABOLICO (ossidazione + sviluppo di energia); b) ANABOLICO (sintesi + consumo di energia); i due processi insieme definiscono il "metabolismo aerobico" (utilizzazione di ossigeno); in assenza di ossigeno intervengono i processi ANAEROBICI dove i batteri utilizzano l'ossigeno contenuto nei nitrati-fosfati innescando processi putrefattivi.
Le materie tossiche esplicano la loro azione inquinante su micro e macro organismi vegetali e animali alterando la catena alimentare.
Le sostanze in sospensione e i colloidi se in grandi quantità innescano un processo di entrofizzazione in quanto assorbono le radiazioni solari danneggiando la fotosintesi clorofilliana e impedendo il meccanismo di riareazione.

AUTODEPURAZIONE - CURVA A SACCO
Dove avviene lo scarico delle acque nere l'ossigeno saturo diminuisce per il processo aerobico, l'acqua però per effetto del suo movimento si riossigena facendo ritornare la saturazione di ossigeno a livelli normali. In sistemi chiusi, ad esempio laghi, la riossigenazione non avviene, le sostanze sedimentano innescando processi putrefattivi (eutrofizzazione).
Nel mare invece la solubilità dell'ossigeno è inferiore per la presenza del sale; le acque nere creano pericoli per la balneazione e l'alimentazione in quanto i molluschi delle sostanze facendo salire il rischio di malattie epidemiche.

ACQUE DI SCARICO
A seconda che lo scarico sia urbano, industriale o zootecnico si attuano diverse fasi di smaltimento.
Le acque urbane hanno sostanze prevalentemente organiche e sono trattate da sistemi biologici.
Le acque industriali si differenziano notevolmente da industria a industria i sistemi di trattamento sono più specifici in quanto tengono conto degli elementi tossici e nocivi prevalenti.

ACQUE URBANE
I parametri che definiscono un liquame urbano, e il suo grado di inquinamento sono il BOD (richiesta biochimica di ossigeno); il COD; i solidi totali; i solidi disciolti; l'azoto totale; il fosforo.
Il BOD è la quantità di ossigeno necessaria per i microorganismi per ossidare biochimicamente la sostanza organica.

ACQUE INDUSTRIALI
Le acque di scarico industriale hanno una composizione estremamente variabile che non permette l'uso di sistemi di trattamento unificabili ma solo settoriali in quanto l'industria alimentare produce sostanze organiche; quella cartaria oltre a quelle organiche anche coloranti e sostanze tossiche; le industrie chimiche hanno scarichi eterogenei.

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