SECONDO ITINERARIO

IL QUARTIERE DEL RINASCIMENTO - PIAZZA NAVONA
SAN PIETRO E IL VATICANO
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Scala Regia

Scala Regia

Dopo la visita alla Basilica Vaticana, I'ascensione alla cupola di San Pietro è di prammatica. La salita, però, è delle più agevoli. Una rampa elieoidale, adorna di iscrizioni commemorative, ci condurrà al tetto della chiesa: una vera piazza d'armi, dalla quale si innalzano, come superbi colossi, le statue che coronano la basilica e le due cupole minori. Istintivamente corriamo ad affacciarci dalla colossale balaustra che domina ia piazza. Ma quando la nostra curiosità sarà soddisfatta, finalmente potremo ammirare da vicino il capolavoro di Michelangelo. E benché non sia stato neppure realizzato completamente il progetto del Maestro, che l'aveva concepita cinta da una aerea corona di statue gigantesche, svettanti sulla sommità del tamburo, in corrispondenza delle colonne gemini che lo circondano, solo allora, I'immensa cupola, la più grande opera architettonica che sia stata mai concepita da mente umana, ci apparirà in tutta la sua sovrana bellezza.
Una ringhiera interna, che è alla base del tamburo, ci consentirà di ammirare la basilica dall'alto e i sei ordini di mosaici della cupola, in cui ogni particolare è ingrandito fino all'inverosimile. Ma quando più tardi ci affacceremo dalla seconda ringhiera, e poi, dalle finestre interne del lanternino, la veduta della crociera da oltre cento metri di altezza è addirittura impressionante. Tutto sembra scomparire nell'immensità dello spazio, e l'idea di essere sospesi nel vuoto ci fa venire le vertigini. Ma fuori, nel libero cielo, ci sorriderà uno dei piu bei panorami dei mondo. E quando discenderemo dalla cupola, saremo esultanti come dopo l'ascensione a una cima eccelsa.

La cupola di San Pietro, dalla quale si gode un così magnifico spettacolo, è talvolta essa stessa un magico spettacolo. Riprendendo, difatti. una tradizione secolare, interrotta dal 1870, da qualche anno, in alcune solennità eccezionali, ha luogo l'illuminazione della cupola. In attesa dell'avvenimento tutti i balconi, tutte le terrazze, tutti i belvedere, tutti i punti di vista panoramici della città, anche i più lontani, sono gremiti. Lo spettacolo, però, è visibile anche alla distanza di parecchi chilometri. Al crepuscolo, già si vedono brillare qua e là delle luci sulla cupola. come se i suoi contorni fossero diventati fosforescenti. Ma poi, appena cala la sera, a un tratto, squillano le campane della basilica, e un vero esercito di sampietrini si lascia scorrere giù a precipizio a mezzo di corde con fiaccole ardenti, accendendo miriadi di altre fiaccole; e una colata di oro fuso inonda tutta la cupola, suscitando un delirante entusiasmo. E quanto più si addensa la sera, tanto più l'aerea mole brilla come una corona di diamanti, acquistando la trasparenza del cristallo e quasi una inconsistenza eterea, finché non si spengono le ultime fiaccole e le ultin,e padelle ricolme di resina ardente.