PRIMO ITINERARIO

CAMPIDOGLIO - FORO ROMANO - PALATINO
COLOSSEO - SAN GIOVANNI IN LATERANO
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Benedizione col Bambino (S. Maria d'Aracoeli)

A.J.B. THOMAS - Benedizione col Bambino dall'alto della scala di Santa Maria d'Aracoeli

Ecco Piazza Venezia, il centro pulsante della nuova Roma, e, accanto, il Campidoglio con la Rupe Tarpea, che ci ricorda la città da poco sorta dal solco di Romolo in lotta con i popoli vicini. La rupe prese nome da Tarpea, una vestale, che, sedotta dai gioielli dei Sabini, rivelò ai nemici un cammino segreto per sorprendere i Romani sul Campidoglio e, poi, fu da essi stessi uccisa. Da allora essa servì per punire i criminali e i traditori. Nelle sue anfrattuosità sono, ora, delle aquile e una lupa, i simboli della città.

Prima di ascendere sul colle augusto, diamo uno sguardo alla piazza, una delle più belle e più interessanti d'ltalia.

In fondo, il monumento a Vittorio Emanuele II, detto comunemente il Vittoriano, consacrato all'Unità d'ltalia e agli eroi del Risorgimento ltaliano: opera di romana grandezza di Giuseppe Sacconi, che racchiude le spoglie del Milite Ignoto, ai piedi dell'Altare della Patria, dominato da una statua equestre del "Re galantuomo" e coronato da un portico grandioso, con propiléi giganteschi, sui quali si stagliano nell'azzurro del cielo due quadrighe di bronzo: mirabile belvedere, innalzato nel cuore di Roma, al quale si accede da ampie scalee, adorne di trofei d'armi e di vittorie.

Sulla destra, il Palazzo Venezia, turrito, grandioso, quasi una fortezza medioevale. Destinato ad accogliere le opere d'arte del Papa Paolo II Barbo, veneziano, e più tardi gli ambasciatori della Repubblica di San Marco, fu, in seguito, la sede dell'Ambasciata d'Austria presso il Vaticano e, negli anni del dispotismo, la residenza ufficiale del dittatore. È una delle maggiori espressioni dell' architettura del Quattrocento a Roma. Internamente, ha un magnifico cortile incompiuto di Giuliano da Maiano, sale grandiose, superbamente decorate, come la sala del Mappamondo, la sala del Concistoro e la sala Regia, e una ricchissima collezione, comprendente quadri, arazzi, mobili antichi, armi, bronzi, argenti, porcellane, ceramiche, sculture lignee, tappeti persiani, ricami e stoffe rare.
Accanto al Palazzo Venezia, la Basilica di San Marco con loggia esterna per le benedizioni papali; e, nell'angolo, tra il palazzo e il palazzetto, una leggiadra fontanina moderna a forma di pigna e il busto di una colossale statua di Iside, denominata volgarmente Madama Lucrezia. Poi l'imbocco della Via del Mare e, in fondo, le pendici verdeggianti del Campidoglio.

Sulla sinistra, il Palazzo delle Assicurazioni Generali, costruito ad imitazione del Palazzo Venezia, la Colonna Traiana, fiancheggiata dalle capricciose cupole barocche delle Chiese di Santa Maria di Loreto e del Santissimo Nome di Maria, la Via dei Fori Imperiali con lo sfondo del Colosseo; e accanto al Vittoriano gli avanzi del sepolcro di Caio Publicio Bibulo, edile della plebe: monumento dell'ultimissima epoca repubblicana, di grandissima importanza per la topografia romana, segnando l'inizio della Via Flaminia, una delle più antiche vie consolari che aprirono a Roma il dominio del mondo.