ROMA E DINTORNI

TIVOLI - VILLA ADRIANA


MAPPA DI VILLA ADRIANA

La villa realizzata dall'imperatore Adriano occupa, con una estensione di circa 120 ettari, un ampio pianoro alle pendici dei Monti Tiburtini, a sudovest di Tivoli.
Il complesso si presenta come una serie di edifici a carattere monumentale, dispersi nella natura e con essa intimamente fusi.
La perfetta compenetrazione tra struttura architettonica e paesaggio e l'articolazione tra i singoli blocchi edilizi e gli spazi destinati a giardino, apparentemente casuale (ma che al contrario è il frutto di un attento studio dei luoghi) fanno di villa Adriana un'eccezione nella storia dell'architettura antica.
L'importanza storica e artistica del complesso contrasta singolarmente con il silenzio quasi totale delle fonti letterarie antiche, le poche notizie tramandate hanno alimentato tradizioni e leggende spesso prive di reale fondamento storico.
Un passo di un tardo biografo del IV secolo d.C. riferisce che Adriano chiamò le varie parti della Villa con i nomi dei più famosi luoghi delle province romane. Si è più volte interpretato questa notizia come se l'imperatore avesse fatto eseguire copie fedeli dei siti da lui visitati. In realtà non si tratta di rigide imitazioni ma di autonome e originali creazioni ispirate a modelli celebri. Un'altra leggenda vede nel complesso tiburtino un'opera della vecchiaia dell'imperatore, mentre è certo che la Villa fu realizzata nei primi anni del suo regno.
Da un breve passo dello scrittore Aurelio Vittore si può dedurre che l'imperatore intervenne direttamente nell'architettura della Villa, confermando in tal modo un'altra notizia che vuole Adriano architetto e realizzatore del complesso.
Lo studio delle strutture ha fornito elementi preziosi e fondamentali per l'inquadramento cronologico e per il riconoscimento delle fasi costruttive.
Un primo dato importante è che il complesso adrianeo fu preceduto da una villa di età repubblicana (fine II inizi I secolo a. C.), forse pervenuta in proprietà della moglie dell'imperatore, Vibia Sabina.
Il palazzo adrianeo si sviluppo a partire da tale nucleo più antico, che rimarrà sempre il cuore della residenza imperiale.La Villa fu realizzata interamente entro i primi dieci anni del regno di Adriano; in particolare si è dimostrato che i lavori ebbero inizio subito dopo l'arrivo a Roma del nuovo imperatore, verso la metà del 118 d.C. Le fasi edilizie e gli edifici relativi possono essere cosi sintetizzati:

I° fase (118 -125): Biblioteche; complesso settentrionale del Palazzo orientale (Basilica, Biblioteca); Cortile delle Biblioteche; Ospitali e edificio annesso; Giardino a sudest del Palazzo (padiglione a nordest della Piazza d'Oro); Terme con eliocamino; Teatro marittimo; Stadio con costruzioni annesse; Caserme dei Vigili; Grandi Terme.

II° fase (125 -133): Piccole Terme; Complesso centrale del Palazzo orientale; Palazzo occidentale; Torre di Roccabruna; Piazza d'Oro; Pretorio, Vestibolo; Cento Camerelle e Pecile; Padiglione verso Tempe; Canopo; Cortile a est dello Stadio.
Gli edifici della Villa sono costruiti in genere in opera mista (blocchetti piramidali di tufo e fasce di mattoni) e talvolta in solo laterizio. Un aspetto della Villa che è stato di recente esaminato è l'esistenza di un vero e proprio sistema di vie sotterranee, alcune carrabili, altre pedonabili. Si tratta di una sorta di rete sotterranea di servizio che poteva funzionare in modo indipendente, senza intralciare il livello sovrastante, ufficiale e di rappresentanza.