QUINTO ITINERARIO

IL CORSO - PIAZZA DI SPAGNA - TRINITA' DEI MONTI
IL PINCIO - VILLA BORGHESE - IL TRITONE - FONTANA DI TREVI


P. da CORTONA - Chiesa di San Carlo al Corso

Contigua al Palazzo Doria, la Chiesa di Santa Maria in Via Lata, costruita in sostituzione di una antichissima diaconia, sorta sulla primitiva cappella, che fu "prima Residenza, Tribunale e Trono della maestà di San Pietro" e in cui probalbimente San Paolo operò le prime conversioni. Ha una elegantissima facciata con pronao di Pietro da Cortona e.all'interno, delle colonne rosse di diaspro di Sicilia le conferiscono, con numerose tele a vivaci colori del Seicento e del Settecento, un aspetto assai festoso. Vi sono sepolti alcuni membri della famiglia Bonaparte. La brevissima Via Lata, accanto alla chiesa, adorna di una graziosa fontanina, raffigurante un facchino nel suo caratteristico costume cinquecentesco che versa l'acqua da un barile, conduce alla Piazza del Collegio Romano, dal grandioso palazzo degli Studi dei Gesuiti, che vi insegnarono fino al 1870: superba costruzione dell'Ammannati, prospiciente la facciata posteriore del Palazzo Doria. In un edificio annesso, la Biblioteca Casanatense, consacrata principalmente alla storia della Chiesa, poco discosto dal "piè di marmo" avanzo di una colossale statua del Campo Marzio all'angolo della piccola Via di Santo Stefano del Cacco, dalla antichissima chiesa omonima, sperduta nel cuore della città, che della chiesa originaria, del IX secolo, conserva il tipo classico basilicale e trae il nome da un cinocefalo egiziano di granito, scambiato dal popolo per un macacco. Di fronte al Palazzo Doria e alla Chiesa di Santa Maria in Via Lata, dall'altro lato del Corso il magnifico Palazzo Salviati, come le altre fastose dimore del Seicento, con sole finestre munite d'inferriate al pianoterra, un arco trionfale d'ingresso, ornato di colonne, e un ricchissimo cornicione adorno d'amorini che sostengono festoni, corni d'abbondanza ed emblemi araldici. Fu acquistato da Luigi XIV come prima sede dell'Accademia di Francia e, più tardi vi dimorò il fratello di Napoleone, Luigi Bonaparte, ex Re d'Olanda. Accanto, la facciata posteriore del Palazzo Odescalchi, della fine dell'Ottocento, ma ispirata al Quattrocento toscano. in contrasto con lo stile degli altri palazzi del Corso. Se poi ci rivolgiamo a guardare verso Piazza Venezia, la monumentalità e il fasto della splendida via sono accentuati dalla aerea esedrea del monumento a Vittorio Emanuele II, che forma il più scenografico sfondo che si possa immaginare.