ROMA E DINTORNITIVOLI - VILLA ADRIANA
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STATUA DELL' IMPERATORE ADRIANO
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Adriano fu proclamato imperatore nel 117 d.C. alla morte di Traiano,
che era stato suo tutore. Aveva quaranta anni quando sali al trono. Originario
della Spagna come Traiano, si dedicò immediatamente a risolvere i
problemi militari lasciati insoluti dal suo predecessore, a differenza del quale
scelse una sostanziale strategia di difesa e di contenimento dei confini
dell'impero invece di grandi imprese guerresche.
Colto e intellettuale, si
distinse per la cura con cui si sforzò di creare una buona ed efficiente
organizzazione burocratica dello Stato.
La revisione e la semplificazione
delle leggi e dei meccanismi burocratici a cui diede inizio gli permisero di
dedicarsi personalmente a molte attività collaterali. Dopo quattro anni
dall'incoronazione iniziò a ispezionare personalmente le province
dell'impero compiendo lunghissimi viaggi che durarono anche parecchi anni.
Fu uomo di pace e accorto osservatore delle situazioni. Ove occorreva si poneva
alla testa delle guarnigioni, dava vittoriose battaglie e studiava tutte le
necessità logistiche con gli esperti: costruì ponti e strade in
Gallia, riorganizzò le guarnigioni in Germania e costruì un grande
vallo difensivo in Britannia.
In Egitto costruì Antinopolis, una
città attestata sul Nilo e collegata da antiche vie carovaniere ai
mercati del Mar Rosso. La leggenda vuole che quivi morisse il giovane e bello
Antinoo, suo preferito e fedele accompagnatore, in onore del quale e a suo
imperituro ricordo dedicò la città.
Tra le sue grandi attività
edilizie a Roma si ricordano: il rifacimento del Pantheon distrutto da
un'incendio; l'avvio della costruzione del Tempio di Venere e Roma e il
capolavoro per ricchezza e fantasia architettonica che è appunto la Villa
nei pressi di Tivoli.
In questa splendida residenza, sviluppata intorno ad
una precedente costruzione, l'imperatore passò gli ultimi anni del suo
regno, dedicandosi agli incontri con filosofi e intellettuali intrattenendoli
con ospitalità presso di se e disputando con loro di vari argomenti.
Volle dedicarsi ancora in vita alla costruzione della propria tomba (il
gigantesco mausoleo che è oggi "Castel Sant'Angelo") ponendola
sulla riva destra del Tevere, con un apposito ponte (Elio) per raggiungerla.
Morì nel 138 d.C. a sessantadue anni nominando successore Antonino e
lasciandogli un Impero consolidato e prestigioso.