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Seguo un buttero nel forteto, per la macchia, sulle
colline. Lo seguo nel suo lavoro di tutti i giorni, da
quando si alza, la mattina all'alba, fino alla sera, quando
rincasa. E' un lavoro particolare, il suo, un mestiere
d'altri tempi, seduto su una sella anziché sul sedile
di una macchina, chinata sulla catena di montaggio di una
fabbrica. Attilio, così si chiama il vecchio buttero
della Maremma Viterbese, mi racconta la sua vita, mentre
cavalchiamo da un mandrione all'altro, alla ricerca delle
vaccine. Ha un sacco di ricordi , e ogni tanto la sua voce
ha un'incertezza, un tremito di commozione. E la storia
continua....
B.Rossetti
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