UNIVERSALISMO:

 

Molte volte avvertiamo che l'europeismo delle nostre autorità dovrebbe essere maggiormente sentito e predicato. Eppure, a mio avviso, l'europeismo non è un fine da raggiungere ma solo un mezzo per poter arrivare al grande traguardo cui dovrebbe tendere ogni uomo di pensiero, rispettoso, della Scienza, delle forze spirituali dell'umanità. Esso è l'universalismo.

Il sogno dell'homo sapiens dovrebbe essere quello della fratellanza sulla Terra, dell'uguaglianza, della libertà e di un unico linguaggio fra gli uomini. Pascal, che era un uomo di pensiero, soleva dire che "l'uomo è una canna che il più piccolo soffio di vento può sradicare o disperdere, ma è una canna che pensa". Noi, siamo delle canne, o dovremmo tendere ad esserlo, e del pensiero ne facciamo il nostro culto; e, con esso pensiero desideriamo spaziare per gli universi fino ad avvicinarci a Lui, al Grande Pensiero, al Grande Creatore. Il modo o i modi di farlo sono infiniti e tutte le religioni della Terra hanno tentato di costruire la via Maestra, ma dogmatica, per giungere a questo traguardo. Sono nate cosi le religioni che hanno rispecchiato i tempi storici e le civiltà nelle quali sono nate. Ma, verosimilmente la via è unica ed unico è il Grande Creatore dell'universo.

Un uomo di grande pensiero, Giovanni Bovio, diceva "Un Dio mi chiamò al suo sacerdozio ed io parlando il suo verbo, in mezzo a voi esercito un rito altissimo di religione non egizia, non greca, non romana ma eterna ed universale". Il pensiero di ogni uomo eletto conduce all'universalismo ed ogni movimento universalista è da santificare.

Per cercare di affascinare i lettori, vorrei con un breve exursus, far soffermare la loro mente sul fatto che tutta la materia di cui è composto l'universo si ritrova in noi e che le infinite varietà di combinazioni degli atomi ci dimostrano che la Terra è un punto dell'universo sul quale si ripetono tutte le varietà atomiche in esso comprese. Siamo dunque i figli dell'universo!

Ogni specie di materia, organica, inorganica o vivente è costituita da atomi di differenti elementi. 103 diversi elementi sono noti al chimico; lo idrogeno, essendo il più leggero, e l'uranio il più pesante. Gli atomi di questi elementi possono essere considerati come i mattoni di cui tutta la materia sparsa per ogni dove nell'universo, è costituita.

Potrebbe sembrare a prima vista sorprendente che la grande varietà di sostanze che troviamo sul nostro pianeta possa essere costruita con un numero così limitato di atomi diversi.

Ma la verità è data dalla grande diversità dei modi in cui i diversi tipi di atomi possono combinarsi. Così come la ricchezza del linguaggio è la conseguenza del gran numero dei modi in cui le lettere dell'alfabeto possono combinarsi a formare le parole, così tutte le innumerevoli sostanze che troviamo sulla Terra o a cui possiamo pensare (i minerali della crosta terrestre, le pietre preziose, i mattoni, il legname, tutte le creature viventi, il carbone, il petrolio e cosi via) non sono che il risultato di differenti combinazioni di alcune soltanto delle 103 varietà di atomi. Ma questi stessi atomi si trovano anche nel Sole e nelle stelle, le più distanti e le più vicine, nelle nebulose e nei remoti universi, come pure nella diffusa materia gassosa e nella polvere cosmica sparsa a un grado estremo di rarefazione nello spazio, tra le stelle. E concordemente nessun elemento è stato trovato nel Sole o nelle stelle che non sia stato trovato sulla Terra. È vero che un solo elemento fu scoperto nel Sole prima che lo si trovasse sulla Terra: una sostanza gassosa cui fu dato il nome di elio. L'elio tuttavia fu poi scoperto sulla Terra in vari minerali contenenti uranio ed anche in piccole quantità nella stessa aria che respiriamo.

Non soltanto troviamo nel Sole e nelle stelle gli stessi elementi che troviamo sulla Terra, ma scopriamo anche che gli elementi che abbondano maggiormente sulla Terra abbondano pure nel Sole e nelle stelle, e che quelli che scarseggiano sulla Terra, scarseggiano pure nel Sole e nelle stelle. Ci sono, è vero, alcune eccezioni, ma in complesso il parallelismo è impressionante e suggerisce un'origine comune da una materia primordiale.

La materia organica, dunque, di cui siamo composti è un'architettura di elementi chimici i cui atomi sono ovunque nello spazio. La loro molteplicità concorre a differenziare l'unione degli elementi. Nella formazione d'ogni molecola di un dato composto chimico entra un numero definito di atomi. Se consideriamo dei composti semplici comprendenti idrogeno, troviamo che un solo atomo di certi elementi si combina con un atomo d'idrogeno. Un atomo di certi altri elementi si combinerà con due atomi d'idrogeno, mentre un atomo di altri elementi ancora, si combinerà con tre o con quattro atomi d'idrogeno. Così per esempio, un atomo d'idrogeno si combinerà con un atomo del giallastro e velenoso cloro per formare acido cloridrico. Due atomi d'idrogeno si combineranno con un atomo di ossigeno per formare acqua, l'ossigeno essendo bivalente. Tre atomi d'idrogeno si combineranno con un atomo di azoto per formare la soffocante ammoniaca, l'azoto essendo trivalente. Quattro atomi d'idrogeno si combineranno con un atomo di carbonio per formare il metano, tristemente noto ai minatori per le sue esplosioni, e infatti il carbonio ha quattro valenze.

Due elementi che si uniscono tra loro, atomo per atomo hanno la stessa valenza, così per esempio, la molecola del sale di cucina contiene un atomo di sodio e un atomo di cloro. Il cloro è monovalente e pertanto il sodio deve essere pure monovalente. L'atomo di un elemento bivalente può unirsi con due atomi di un elemento monovalente, o con un atomo di un altro elemento bivalente.

La molecola di soda caustica, per esempio, consiste di un atomo di ossigeno (bivalente) agganciato da una parte a un atomo di sodio (monovalente) e dall'altra, a un atomo di idrogeno (monovalente); mentre la molecola di ossido di calcio consiste di un atomo di calcio e di un atomo di ossigeno e poiché l'ossigeno è bivalente, anche il calcio deve esserlo. È dunque chiaro che le molecole complesse non possono nascere dalla unione di atomi monovalenti. Quando due di questi atomi si uniscono non rimangono gradi di libertà o valenze libere a cui altri atomi possono agganciarsi. Le possibilità sono maggiori, benché sempre limitate, quando si considerino elementi bivalenti. Quante più valenze possiede l'elemento, tanto maggiori sono le varietà di molecole a cui può dare origine. Questi elementari e noiosi riferimenti alla chimica degli elementi mi permettono di sottolineare l'importanza che essi stessi hanno per le combinazioni nella formazione della materia e dimostrare come tutto questo linguaggio sia universale e parte da un Grande Ordinatore.

L'uomo è una stazione ricevente dei messaggi del Grande Creatore, nel senso che tutte le leggi fisiche, chimiche e geometriche dello spazio intersiderale sono comprese e recepite dalla mente dell'uomo che dapprima quasi sgomento, ha stentato a coordinarle, poi ha iniziato a porre le pietre miliari della Scienza, inizialmente slegata e insufficiente sino a giungere a coordinare tutte le discipline in un unico del Sapere che lo pongono in grado di fare oggi le prime uscite dal nostro pianeta Terra per porsi a poche migliaia di chilometri da esso e, in un prossimo domani ad essere il dominatore dello spazio, almeno nel senso del nostro sistema solare.

Con un futuro dell'uomo cosi avvincente l'umanità deve aggiungere ai concetti di uguaglianza e fratellanza quello di universalismo.