LA POLIZIA

Se vado a scovar nella memoria

Della trascorsa fanciullezza mia

Ritorna sempre viva quella storia

Del padre mio ch'era in polizia.

Tutti del padre han sacra la memoria

Ed io, da lui disceso, porto con me

Gran parte della vita sua.

E, poiché egli era un poliziotto,

Per me sacro e sublime

E'l rimirare con ammirazione

La moltitudine di quest'itala legione.

Quante ore passate nelle stanze

Delle questure e dei commissariati!

Quante figure e volti di sottufficiali

E guardie che ora son dei trapassati!

Vivo ancor sento sotto il naso

Quell'amato profumo e quell'ebbrezza

che da bambin provai, allora quando

per la prima volta vidi ubicazione

 

D'un misterioso luogo di prigione.

Vedi ragazzo mi disse il brigadiere

Quella stanza ben chiusa e ben serrata

Noi la guardiamo a vista e con certezza

Quella per noi qui dentro è Camera di sicurezza.

Quest'èl'l perché io ami tanto

E sempre più profondamente il mondo

E gli uomini di questo continente.

Ogni guardia ed ogni commissario

Son la radice della vita mia;

Ma son anche per me che sono cittadino

Baluardo e difesa della LEGGE,

Per la salvezza e la protezione

D'uomini, di Patria e della mia nazione.