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ALLA MIA SIGNORA |
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Dopo un cammin sì tortuoso e lungo, Dopo aver tagliato tanti rovi E secolari alberi abbattuto, Dopo aver superato guadi e baratri profondi Avendo conosciuto sete, fame e freddo Ma non di corporal significazione Ma di grandi spasimi ideali, In vista della mia oasi destinata Mi sono innamorato di te o mia Signora. Sei la più bella d'ogni donna Ché pur passando i tempi Tu sei sempre quella. Tu hai baciato ogni re o imperatore, Ogni regina, ragazza o giovinetto, Sacerdoti o uomini di lumi Atleti, sportivi, belli e legionari; Ogni radiosa giovinezza o vecchiaia uggiosa. Ora ti supplico, amata mia signora, Volgi il tuo sguardo profondo e pauroso verso di me che aspetta un tuo volere, Prendimi e portami lontano Con te nel tuo mistero. Di te non ho paura, io t'amo Abbracciami bella signora morte. |