ALLA MIA RONDINE ADORATA |
Tu finalmente dormi, amore mio, Dal lungo male consumata. Vedo il tuo viso pallido ma bello, e trepido per te. Mia rondine che il morbo ha preso, A te vicino io tristemente giaccio. Son pronto a passar la notte. Il pensier mio non limpido, Perché dall'alcool offuscato, Che nel mio dolor è l'unica speme, Già vede i nostri corpi Nell'urna dell'ultima dimora, L'uno a l'altro accanto. Le nostre salme già consumate. Legati eravamo per la vita E nella morte siamo uniti. Cosa sarà dopo di noi? Miliardi d'altri affanni e di dolore; Non tutti avranno però Di noi lo stesso Amore. |