ULTRA VITAM
CARMINA
CONDERE

La poesia dell'antica Roma
canta col verso
dell'anno duemila.

Sono passati i secoli,
la Poesia ha cambiato
i suoni e i colori ma la
sua espressione e il
canto dell'uomo lirico
è sempre lo stesso:

Ispirato, spontaneo,
semplice, senza esercizi
linguistici.

Il verso deve essere
dolce come il miele
delle api, cosi dicevano
i poeti di allora.

Quale filo eterno
e continuo unisce gli
uomini eletti, pensosi
e poetici, sin da durare
finché l'umanità viva
sul nostro
pianeta Terra?

.

L'uomo è una canna che
il più piccolo soffio di vento
può sradicare e disperdere,
ma è una canna che pensa

Pascal

.

 

 

 

 

 

 

Lettera di Antonino Pio a marco Frontone nell'anno 161 d.C.

Maestro mio,

mandami qualcosa da leggere che giudichi molto eloquente di tuo o di Catone o di Cicerone o di Sallustio o di Gracco o di qualche poeta; infatti ho bisogno di riposo e specialmente di questo tipo; una lettura che mi sollevi e rassereni dalle preoccupazioni che sono sopravvenute; se ne hai mandami anche qualche brano di Lucrezio o di Ennio, armonioso, forte e così con espressione di stato d'animo.

Autoritratto del Maestro Rinaldo Geleng