INTRODUZIONE

Di solito un autore, quando finisce la sua opera, cerca tra i critici letterari, scrittori e giornalisti un nome famoso per essere presentato ai lettori della sua opera sconosciuta ai più, un nome autorevole che spinga il lettore ad esaminare benevolmente l'opera che si accinge a leggere e giudicare.
La cosa sembrerebbe facile, ma non lo è affatto.
L'uomo famoso, quando è divenuto famoso, difficilmente ricorda i suoi primi passi, le sue ansie, le sue paure allorquando anch'egli era uno sconosciuto.
Dall'alto della sua acquisita fama guarda il collega autore di un'opera sconosciuta come un mediocre che vale poco.
E' pronto ad esprimere giudizi negativi e di commiserazione.
Talvolta il nome famoso si degna.
Però quali sono le strade per giungere a questo obiettivo?
Sono molte, credetemi, ma tutte molto dolorose per chi ha creato una lirica, un pensiero filosofico, un'opera letteraria solo per amore della poesia e della narrativa.
Non esiste al mondo un muro talmente impenetrabile da impedire la forza del pensiero, dal creare un'opera, dal poetare.
La poesia non ha ragion d'essere se il canto del poeta non giunge al popolo.
I versi del poeta non sono riservati a pochi intellettuali o pseudo intellettuali, agiati, ricchi, famosi ma devono giungere al popolo perché da sempre è per il popolo che un poeta si è ispirato ed è per lui che egli canta. La poesia è di tutti, eleva lo spirito e la mente di tutti.
Ogni uomo ha il diritto di pensare, di istruirsi e di elevarsi non dovendosi sentire secondo ad altro uomo.
Non in alta uniforme dunque, io mi presento a Voi, miei cari lettori, ma quasi nudo, ricco però della mia ispirazione poetica che ha sempre in tutte le occasioni della mia vita,avuto il predominio sulle mie azioni, sul mio modo di vivere.
La poesia è il canto di un lirico che usa le parole più musicali della sua lingua per dare ai suoi pensieri la forza di una sinfonia.
Così senza parole altisonanti di un nome famoso io mi presento a Voi miei cari lettori, con la speranza di essere benevolmente accolto e di darvi qualche piacevole sensazione di spiri-tualità e di gioia.

Antonino Zambotti