Testata de il Giornale

Chi puo' scappa e si compra casa all'estero

Nel '96 cresciuti del 10% gli investimenti in immobili fuori dall'Italia


di Francesco Casaccia

Gli italiani sempre più attratti dall'estero. Alla fuga di cervelli oltre confine si aggiunge ora la voglia di comprare una casa Oltralpe. Negli ultimi quattro anni sempre più famiglie del nostro Paese si sono rivolte al mercato immobiliare internazionale. Secondo i dati elaborati dall'istituto di ricerche Scenari Immobiliari, l'andamento degli acquisti italiani all'estero è in continuo aumento: si è passati dalle 9.500 unità del 1993 alle 15mila circa del 1996, con un incremento del 57 per cento. Rispetto al 1995, d'aumento è stato del 9,5 per cento. E le previsioni indicano che il fenomeno è in piena espansione. La corsa all'acquisto di una casa all'estero da parte delle famiglie italiane sembra dunque inarrestabile tenuto anche conto che nel nostro Paese non esistono agenzie immobiliari specializzate in questo settore. In pratica chi vuole comprare oltrefrontiera si deve recare sul posto. Tutto ciò potrebbe sembrare un deterrente e invece no. Ma perché continuano ad aumentare gli italiani che cercano una casa all'estero? "I motivi sono molteplici - risponde Mario Breglia, direttore di Scenari Immobiliari -. Da un nostro sondaggio risulta che circa il 50 per cento degli acquisti all'estero sono per motivi di vacanza. Da Torino o Milano, ad esempio, bastano un paio d'ore di auto per essere in Costa Azzurra. Un altro 30 per cento degli italiani - prosegue Breglia - si rivolge al mercato immobiliare internazionale per investimento mentre il restante 20 per cento lo fa per uso diretto, magari perché deve trasferirsi all'estero e preferisce comprare una casa per poi rivenderla in un secondo momento". Particolarmente interessante l'aspetto legato all'investimento. "In certi Paesi - spiega sempre Breglia - bastano 120-150 milioni per comprare bene. Senza contare che all'estero le tasse sull'acquisto di un appartamento sono molto più basse che in Italia". Chi ha investito in un immobile a Praga ha fatto un ottimo affare: nel 1990 il prezzo di una casa nella capitale ceca era di circa 500mila lire al metro quadro. Oggi la cifra è salita a 4 milioni a metro quadro. "Buone occasioni sono possibili anche nei Paesi dell'Europa dell'Est come Albania e Croazia, nonostante il rischio causato dall'instabilità politica. In molti, poi, guardano con particolare attenzione al Sudafrica". È in calo invece l'interesse per la Francia che resta, comunque, la più importante meta per gli investimenti esteri. Perde quota anche l'interesse verso le grandi città europee (Parigi Londra) mentre risultano in aumento gli acquisti in località esotiche come Kenia, Egitto e Santo Domingo.
home page